AD ALBEROBELLO

Alberobello, in Puglia, con i suoi Trulli è uno dei 51 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List.
Il nome deriva dal tardo greco τρούλος, ovvero “cupola” e indica delle antiche costruzioni coniche in pietra a secco di origine preistorica. La pietra usata per le costruzioni era ricavata dalle rocce calcaree dell’altopiano delle Murge.

I Trulli, presenti principalmente nella Valle d’Itria, situata tra le province di BrindisiBari e Taranto, sono utilizzati ancora oggi come abitazioni e costituiscono un geniale e longevo esempio di architettura spontanea. 
Alberobello, cittadina dell’entroterra barese, rappresenta senz’altro la capitale dei Trulli: il centro storico è integralmente costituito da questi particolari edifici di forma piramidale che lo rendono unico al mondo.
Secondo alcuni studi i trulli di Alberobello risalirebbero alla metà del XIV secolo; all'epoca infatti era comune abbattere e ricostruire gli edifici dissestati, piuttosto che ripararli. 
La costruzione a secco, senza malta, sembra sia stata imposta ai contadini nel XV secolo dai Conti di Conversano, per sfuggire a un editto del Regno di Napoli che imponeva tributi a ogni nuovo insediamento urbano. Tali edifici risultavano perciò costruzioni precarie, di facile demolizione e non tassabili. 
In verità i trulli sono tutt’altro che precari: la struttura interna, seppur priva di elementi di sostegno e collegamento, possiede infatti una straordinaria capacità statica.
La pianta del trullo è approssimativamente circolare; sulla base di roccia naturale si innesta la pesante muratura in calce. 
Generalmente i trulli sono unità modulari: gli ambienti interni sono distribuiti intorno al vano centrale. Lo spessore delle mura e la scarsa presenza di finestre assicurano un ottimale equilibrio termico: calore in inverno e fresco in estate. 
Il tetto è composto da una pseudo-cupola di lastre calcaree orizzontali posizionate in serie concentriche sempre più piccole - le cosiddette “chianche” (all’interno) e le più sottili “chiancarelle” (all’esterno). 
Importantissima la chiave di volta, spesso decorata con motivi  di carattere esoterico, spirituale o propiziatorio. Ingegnosa la presenza di un cornicione sporgente dal tetto utilizzato per la raccolta delle acque piovane in apposite cisterne.
I trulli sono un esempio unico di costruzione antica che sopravvive ed è utilizzata ancora oggi.  Visitare la stupenda Alberobello è come fare un viaggio in un paese senza tempo.

Link Utili

IAT- Informazioni e Accoglienza Turistica
Tel-fax. +39 080 4322060
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Comune di Alberobello
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+39 080-4321200 / +39 080-4036211 / +39 080-4325706

Associazione Turistica Pro Loco Alberobello
Regione Puglia Turismo

Come arrivare

In auto
A14 uscita Bari Nord o Gioia del Colle

In aereo
Aeroporto di Bari Palese o aeroporto del Casale di Brindisi

In treno
TrenitaliaFerrovie del SE 

Cosa vedere ad Alberobello


Rione Monti:

distretto composto da circa 1030 trulli, fra cui I ‘trulli siamesi’, caratterizzati da doppia facciata, doppio pinnacolo, focolare basso e privi di finestre

Aia Piccola:

borgo costituito di una rete di vicoli stretti e tortuosi

Trullo Sovrano:

unico trullo a due piani, oggi ospita un Museo. Indirizzo: piazza Sacramento 10, 70011 Alberobello (BA)

Chiesa di Sant’Antonio:

a forma di trullo, preceduta da un ingresso monumentale  e  da una scalinata sovrastata da un rosone. La chiesa ha una pianta a croce greca e delle cappelle laterali con coperture a vela, un campanile a lato. Indirizzo: via Monte Pertica,70011 Alberobello (BA)

La Casa d’Amore:

prima casa costruita a calce nel 1797, ospita oggi l’ufficio del turismo. Indirizzo: via Monte Nero 3, 70011, Alberobello (BA)

Santuario di Santi Medici:

dedicata ai SS. Medici Cosma e Damiano, ospita il loro reliquiario e il quadro della Madonna di Loreto. Indirizzo: piazza Curri, 70011 Alberobello (BA)

IN VALLE D'ITRIA

La Valle d'Itria accoglie il visitatore con distese di ulivi senza eguali, alberi nati da una terra rossa che profuma e rende il panorama attorno un susseguirsi di effetti cromatici meravigliosi. 
Nota anche come la Valle dei Trulli, si estende tra le provincie pugliesi  di BariBrindisi e Taranto e comprende i comuni di Alberobello, Carovigno, Castellana Grotte, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Noci, Ostuni, Putignano, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli.

Da vedere 

Sarà per il bianco delle costruzioni o per la vegetazione che li incornicia, ma ogni paese, ogni borgo della valle, è avvolto da un atmosfera magica, quasi fiabesca. 
Nel cuore della Valle d'Itria tappa d'obbligo è Alberobello con i suoi trulli, località inserita dall’Unesco nella World Heritage List nel 1996. Impossibile non rimanere affascinati da una passeggiata per le vie dei rioni Monti e Aja Piccola.

Nella valle non c'è solo Alberobello. Le sue campagne sono disseminate di queste costruzioni tipiche: basti pensare a Cisternino, che sorge nella cosiddetta Murgia dei trulli, annoverato, assieme alla vicina Locorotondo, tra I borghi più belli d'Italia. Quest'ultimo, detto fino a metà ottocento "Luogorotondo" per la caratteristica forma rotonda dell'abitato, fa parte de "La Terra dei Trulli".
Assolutamente da non perdere un “viaggio al centro della terra”, alle Grotte di Castellana (nel comune di Castellana Grotte), dove la Grave, la prima e più vasta caverna nonché l'unica collegata con l'esterno, e poi la la Grotta Bianca lasceranno senza parole qualsiasi visitatore.

A pochi chilometri dalla provincia di Bari, si trova Martina Franca, il comune più popolato della Valle d'Itria, noto soprattutto per la splendida architettura barocca e per l'omonimo festival musicale. 
E poi c'è la Città Bianca per eccellenza, l'unica della valle con sbocco sul mare: Ostuni. Così chiamata per via del suo caratteristico centro storico, un tempo interamente dipinto a calce bianca. Ostuni costituisce insieme a Taranto e Santa Maria di Leuca, uno dei vertici ideali della penisola salentina. 

Da fare 

La visita alle Grotte di Castellana, aperte tutto l'anno, si effettua con l'ausilio di guide turistiche esperte.
Passeggiate, laboratori e degustazioni presso le numerose masserie didattiche, ovvero aziende agrituristiche distribuite in tutto il territorio che propongono, per le scuole, ma non solo, esperienze dirette di osservazione e studio, e poi manipolazioni, raccolta frutti, partecipazione alle varie fasi di trasformazione dei prodotti agricoli, creazione di piccoli oggetti in giunco, degustazione di prodotti tipici.

Da non perdere 

Ad Alberobello, fra i trulli, in uno scenario spettacolare vanno in scena sia il Presepe Vivente, nel mese di Dicembre, sia la Passione vivente, nel periodo pasquale.
A Martina Franca nel mese di luglio, dal 1975, va in scena il Festival della Valle d'Itria.

Sulla collina che sovrasta l'elegante borgo di Fasano, sorge l'omonima selva all’interno della quale si trova lo Zoo Safari, un parco adatto a grandi e piccini che offre al visitatore uno spettacolo davvero incredibile; oltre 40 specie animali allo stato selvatico.

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